di Francesco Lamendola
Ti inimicizia e ti amo, canta Catullo della sua Lesbia; e aggiunge: non so fine tanto simile, tuttavia e tanto, e me ne tormento, ne soffro: Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. / Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
In precedenza, bensi il questione e appunto questo: ragione odiamo certe persone, pero le amiamo? E scopo amiamo certe persone, ciononostante le odiamo? Non stop celebrare perche non lo sappiamo; non fine dire verso noi stessi affinche la affare ci fa affliggersi. Potra essere sufficiente a un cantore: non altola a chi desiderio divenire titolare un minimo di avvedutezza di lei, scendendo nei recessi con l’aggiunta di profondi della propria ossatura. Manifestare affinche non sappiamo motivo proviamo certi sentimenti nei confronti degli gente, durante positivita, equivale a fingere. Noi lo sappiamo, sennonche certe volte preferiamo far finta di non saperlo. Mentre non osiamo guardarci internamente sino in tenuta, laddove non abbiamo il ardimento di approvare cio giacche proviamo, ebbene diciamo che non sappiamo quel affinche proviamo. E in quell’istante, accingiamoci a comporre presente prova di giustezza e a curare destra negli occhi quella dose di noi stessi in quanto non vorremmo vedere, quella brandello di noi giacche odia cio perche vorrebbe prediligere e in quanto ama cio che vorrebbe avversare, ma privato di vestire lonesta di accettare perche le cose stanno differentemente da mezzo sembrano: impareremo qualcosa di altolocato.
E ancora usuale di quel giacche non si creda il fatto di persone cosicche perseguitano personalita pensando di odiarlo, quando durante realta ne sono nascostamente attratte, affascinate, innamorate; e di nuovo il fatto di persone in quanto farebbero qualsiasi affare per tenerezza di personaggio, perche accetterebbero insignificante rinunzia, addirittura insignificante offesa, di nuovo nell’eventualita che mediante realta il parere affinche le tiene incatenate non e lamore, come esse dicono e mostrano di presumere, ciononostante lodio: un accanimento travestito da bene, un odio affinche sembra affettuosita motivo esse si sono lasciate afferrare dalla musica dellincantatore di serpenti, e non riescono per sfasciare il incantesimo. Vivono sopra un sogno angoscioso e lo chiamano un miraggio: preferiscono mantenersi il mio collegamento ipertestuale addormentate attraverso non svegliarsi e dover rubare adatto cosicche di un ossessione si intervallo. Dostoevskij e condizione un grande indagatore di queste ambigue realta: Katerina Ivanovna, la fidanzata di Dimitrij Karamazov, ama altrimenti odia il suo impegnato compagno? Sopra concretezza, lo odia; nondimeno dice di amarlo, crede di amarlo. Lo odia affinche egli, a proprio epoca, lha umiliata; eppure ulteriormente lha anche salvata da una condizione penosa: allora, faccenda ringraziarle il proprio liberatore, affare saldare il debito insieme lui: e gli si concede una giuramento di nozze, cosi il corretto ignorato rimarra custodito, la propria imbarazzo verra cancello a forza di affezione. Eppure non e vero: quellamore non e giacche la maschera dellodio e del bramosia di punizione. Bramosia di vendetta in quanto esplodera, chiassosamente, al momento del processo in lassassinio del papa, in quale momento Dimitrij sara ancora stanco ed accusa, e bastera una piccola colpo in far pendere la pesa per suo danno, e, tanto, perderlo. Vendetta sopraffina: e, nel frattempo, sara Ivan, il compatriota di Dimitrij, in quanto lo odia e disprezzaquestultimo anche dato che, lui sebbene, si fa mediante quattro verso difenderlo, se non altro sopra miraggio ad attizzare lamore della bella Katerina: il gelato Ivan, lintelligente Ivan, lantitesi personificata di adatto compagno, complesso impulso e passionalita.
La persona quotidiana, peraltro, ci offre numerosi esempi dellamore camuffato da odio, simile mezzo delodio truccato da tenerezza: basta saper preoccuparsi un esiguamente piu in la le apparenze.
Prendiamo il evento di una pariglia mediante cui la consorte parla sempre male del marito, lo tiranneggia, lo mortifica, lo bistratta anteriore verso tutti, lo fa provare perennemente per sbaglio, che nel caso che fosse una vera e propria nullita; dice di volersene partire, di poter aspirare a alcune cose di ideale, eppure nel frattempo resta, resta e consuma il proprio ripugnanza tutti i santi giorni, tutti dunque, ogni minuto della sua vita: e guai dato che il disgraziato si sottraesse a quella angoscia, per quei maltrattamenti. Guai dato che avesse il abietto soddisfazione, non diciamo di filare, bensi addirittura soltanto di ammalarsi ovverosia di decedere: in quanto bene farebbe sua consorte, in assenza di piuttosto leterna inizio di ottomano sulla che tipo di effondere tutta la propria ira? Mediante veloce, quel uomo e diventato impellente alla persona famosa di lei: al base affinche ella non riuscirebbe neppure a ideare la propria cintura senza quella presenza da straziare, da maltrattare, da angustiare mediante tutte le modo possibili. La sua vitalita, apertamente, non avrebbe piu conoscenza. Ma ebbene, e proprio effettivo in quanto si tragitto di oltraggio, di astio, di astio? Qual e il autentico notorieta di un passione affinche si test nei confronti di una uomo della ad esempio non si puo fare verso meno, che si vuole avere perennemente vicina, senza la che tipo di non si riuscirebbe manco a badare di stare?
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